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Nepal - La scuola apre le porte agli orfani

11/11/2015

Nepal: la nostra scuola apre le porte ai bimbi orfani

Riportiamo di seguito l'articolo pubblicato sul quotidiano La Voce di Mantova il 10.11.2015

Una nuova ala dalla Rarahil Memorial School, a due passi da Kathmandu, capitale del Nepal, per ospitare parte delle migliaia di bambini che sono rimasti orfani dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese asiatico lo scorso 25 aprile. E intanto oggi il celebre alpinista castiglionese Fausto De Stefani, che realizzò proprio l'istituto nepalese, partirà per una nuova tappa di dieci giorni nel Paese al confine con India e Cina.

Non si è ancora risollevato, il Nepal, dal devastante terremoto che si è verificato lo scorso 25 aprile. Al momento molte organizzazioni italiane e internazionali si stanno prodigando per aiutare la popolazione e tentare di rimettere in piedi il Paese e e la sua gente.

E proprio in tal senso, dalla fine dello scorso aprile, stanno operando anche la Fondazione Senza Frontiere - Onlus di Castel Goffredo e il celebre alpinista castiglionese Fausto De Stefani, che collaborarono, anni fa, nella realizzazione della Rarahil Memorial School, grande istituto scolastico che si trova a pochi chilometri dalla capitale nepalese Kathmandu, nel pieno della zona maggiormente colpita dal sisma di aprile. 

La scuola, per fortuna, essendo stata realizzata secondo i più aggiornati e migliori criteri antisismici, in quell'occasione non subì alcun danno.
Tanto che, dopo il terremoto, la struttura è diventata ed è tuttora luogo di rifugio e assistenza per centinaia e centinaia dì persone che hanno perso tutto o quasi a causa del devastante sisma.

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E ora, come conferma Cristiano Corghi della Onlus Senza Frontiere, che ha seguito tutta la progettazione e la realizzazione della Rarahil, ora la Fondazione ha in animo un nuovo progetto. Si tratta della realizzazione di un'ala aggiuntiva all'attuale struttura della scuola, nella quale dare ospitalità e riparo ai bambini rimasti orfani a causa del terremoto. «Purtroppo - spiega Corghi - migliaia e migliaia di piccoli sono rimasti senza genitori dopo quel devastante episodio sismico. Noi, come Fondazione, ora siamo intenzionati a realizzare una nuova area della scuola per dare loro riparo. Ma lo potremo fare solamente a partire dal 2017, dal momento che gli accordi presi con il Governo nepalese prevedono che i progetti che abbiamo attualmente in campo proseguano anche per tutto il 2016».

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Nel frattempo, oggi, l'alpinista Fausto De Stefani tornerà in Nepal per verificare come proseguono le operazioni di soccorso e aiuto. La sua permanenza, dopo una tappa lo scorso luglio, durerà da domani fino al 20 novembre. Una volta tornato l'alpinista, sarà invece Corghi a partire da Castel Goffredo alla volta del Nepal, dove rimarrà fino a fine mese.

Come noto, De Stefani e la Fondazione castellana, dopo il sisma, avviarono un'imponente raccolta fondi alla quale aderirono anche una fondazione di Londra e un altro notissimo alpinista, amico di De Stefani, con la sua fondazione: Reinhold Messner.

Leggi l'articolo tratto da "La Voce di Mantova" di martedì 10.11.2015

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