Le condizioni di vita della comunità in cui opera Antonio Marchi sono veramente precarie a causa della mancanza dell’isolamento socio-culturale di questo gruppo indios che comincia solo ora, con la presenza dei due missionari comboniani, a conoscere alcune regole igienico sanitarie basilari per evitare malattie, nuove abitudini alimentari, elementari tecniche di crescita dei piccoli, nonché a sentire la necessità di imparare un linguaggio universalmente riconosciuto.
Lo stato di abbandono e di isolamento in cui sono stati lasciati tutti gli indios ha prodotto diffidenza e paura verso ciò che proveniente dall’esterno. Questo rende assolutamente necessaria l’istituzione di una scuola pilota almeno in uno dei cinque gruppi nell’area indigena in cui opera Fratel Antonio.
Per impostare tale scuola occorre partire da un approccio sentito come naturale e non imposto per sovrapporsi o annullare i comportamenti sedimentali da secoli: una scuola intesa come educazione globale per tutti i membri del villaggio.
Occorre inoltre avere a disposizione del materiale che permetta l’attuazione in pratica dei comportamenti positivi che si vogliono indurre nelle famiglie degli indios:
- una capanna attrezzata con le strutture igieniche minime;
- una grande capanna per stare tutti insieme durante la giornata e far assumere abitudini e comportamenti igienici per tenere sempre le mani pulite, proteggere gli orifizi per evitare malattie cutanee e l’intrusione di parassiti mortali;
- procurare indumenti e materiali adatti alla pulizia personale;
- disporre di filtri per la decantazione dell’acqua o meglio ottenere la perforazione di un pozzo per introdurre l’uso dell’acqua potabile;
- avere la possibilità di cuocere gli alimenti e quindi l’attrezzatura necessaria.
Tutto ciò se si vuole combattere la malnutrizione attraverso un primo approccio di istruzione destinato alle madri e alle ragazze.
Le persone che dovrebbero occuparsi del progetto dovrebbero conoscere dettagliatamente gli alimenti da introdurre per l’arricchimento alimentare già utilizzati, le erbe e i prodotti reperibili in loco usati in altre realtà indigene.
C’è molto da apprendere dagli indios integrati nella società brasiliana e c’è una letteratura sui rimedi naturali usati da secoli, purtroppo le comunità dell’area URU EU WAU WAU sono state costrette ad abbandonare molte volte i loro territori, hanno un tasso di mortalità altissimo fra la popolazione oltre i 50 anni quindi molto del loro patrimonio culturale è andato perso.
I mercanti di legname, con l’appropriazione e la costante distruzione della foresta e del suo sottobosco ricco di erbe medicinali e di frutta che costituivano la più forte barriera contro la malnutrizione, hanno impedito di continuare a tramandare l’uso dei rimedi naturali.
La Scuola Permanente che ci chiedono i nostri missionari comboniani è una strada per ricostituire la memoria storica di questi indios riportandoli alle loro abitudini ai loro comportamenti utilizzandola per introdurre nuovi comportamenti senza alienare la fisionomia di gruppo indigeno degli Amandaua dell’area URU EU WAU WAU.
Le offerte per questo progetto sono libere.
Responsabile in loco Fratel Antonio Marchi Missionarios Combonianos – Caixa Postal 121 – 78900 Porto Velho, (Rondonia) – Brasile Tel. 0055-69-2213505 |
Responsabile Italia Anselmo Castelli – Fondazione Senza Frontiere Strada S. Apollonio n. 6 – 46042 Castel Goffredo (MN) – Italia Codice Fiscale n. 90008460207 | Tel. (0039) 0376/781314 | Recapito Skype: anselmocastellifsf www.senzafrontiere.com | E-mail: tenuapol@gmail.com | PEC: tenuapol@legalmail.it Registro persone giuridiche Provincia di Mantova n. 243 |