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L’erbario è una collezione di piante, o di parti di esse,
pressate, essiccate e preparate su fogli di carta. Ma non
bisogna essere esperti botanici per raccogliere fiori ed erbe e
iniziare ad avvicinarsi al mondo dei vegetali.
Lo strumento indispensabile per la raccolta e conservazione di
piante è la pressa, costituita da due assicelle che si stringono
mediante viti. Foglie e fiori si comprimono e si essiccano tra
fogli di carta assorbente o più semplicemente tra fogli di
giornale (ottimi i quotidiani, da evitare le riviste con carta
patinata). Pressati in questo modo i campioni raccolti perdono
umidità, che la carta assorbe rapidamente.
Nelle uscite di campagna può essere utilizzata direttamente la
pressa ma, per ragioni di tempo e di comodità, è preferibile
utilizzare un vecchio libro con carta porosa, fra le pagine del
quale inseriremo, man mano che li raccogliamo, fiori ed erbe. Si
avrà cura durante queste operazioni di sistemare i campioni in
modo da osservare una regolare disposizione delle parti,
aiutandosi con la pressione delle dita e, se necessario, con una
pinzetta. Altri strumenti importanti sono: un paio di forbici,
una lente ed un block-notes per annotazioni.
Una volta a casa si passano i campioni nella pressa,
eventualmente modificando la disposizione del campione, e
stringendo le viti al massimo. L’essiccazione può durare alcune
settimane o più, a seconda del tipo di pianta e della quantità
di acqua presente nei tessuti. Il segreto per una rapida
essiccazione è cambiare la carta della pressa ogni giorno
(almeno per la prima settimana). La carta umida va sostituita e
messa ad asciugare all’aria, per poterla riusare il giorno
successivo. La perdita rapida di acqua dai tessuti favorirà la
conservazione del colore originario di foglie e fiori; nel
contempo i campioni saranno preservati da alterazioni causate da
muffe o da altri agenti.
Una volta essiccate le piante si tolgono dalla pressa e si
dispongono sui fogli d’erbario, fissandole con strisce di carta
adesiva o spilli. In basso a destra scriveremo la data e il
luogo della raccolta, il nome del raccoglitore e, se lo
conosciamo, il nome scientifico della specie. Quest’ultima
informazione, potrà essere aggiunta in un secondo tempo
utilizzando una chiave di riconoscimento dei vegetali o facendo
esaminare il campione ad un botanico esperto. BUON LAVORO!! |
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