
Dove la natura incontra la gentilezza
Testimonianza di una coppia di progettisti del verde:
Silvia Dalla Mura e Simone Bellamoli
Non programmiamo mai le nostre domeniche: ci piace lasciarci sorprendere dal caso, seguire il filo leggero dell’improvvisazione.
Quel giorno di settembre, dopo una mattinata trascorsa in ufficio, la nostra azienda si occupa di progettazione, realizzazione e manutenzione di giardini, abbiamo deciso di concederci un pomeriggio libero, senza una meta precisa.
Così, quasi per caso, mi “compare” il nome Parco Sant’Apollonio. Non ricordo come, ma sento che è il posto giusto. E in effetti, da subito, si rivela una scoperta entusiasmante.
Arriviamo senza prenotazione, come sempre, e veniamo accolti nel silenzio del pomeriggio da un gentile collaboratore del proprietario. Con grande disponibilità ci apre le porte del parco e ci presenta ad Anselmo Castelli, che ci riceve con squisito garbo e mitezza.
Con la serenità di chi vive in armonia con la natura, ci consegna la mappa del giardino e ci invita a partire per il nostro viaggio attraverso il suo mondo verde.
Ci ritroviamo così, soli, immersi nella quiete di un luogo che sembra sospeso nel tempo. Il Parco Sant’Apollonio è un luogo di rara bellezza, dove ogni passo rivela un’emozione nuova: scorci, vedute, riflessi d’acqua, animali che si muovono in libertà

C’è il frutteto e il roseto, la zona umida e l’ex piscina, ora divenuta la casa delle ninfee: ogni spazio racconta un pensiero, un gesto, una sensibilità. Noi, che di giardini viviamo e li costruiamo, ci ritroviamo a contemplare in silenzio.
Siamo affascinati dalla cura, dalla misura, dall’equilibrio tra natura e progetto. In ogni dettaglio si percepisce la mano di un uomo che conosce il linguaggio delle piante e rispetta il ritmo del tempo.
Al termine della visita torniamo alla casa di Anselmo Castelli. Ci accoglie ancora una volta con quella sua gentilezza discreta, e, con voce calma e profonda, ci racconta la storia del parco e della Fondazione Senza Frontiere, frutto di anni di lavoro, viaggi e progetti umanitari nel mondo.
Ascoltarlo è come entrare in un’altra dimensione: quella in cui cultura, bontà e rispetto si intrecciano naturalmente, proprio come le piante del suo giardino.
Lasciamo il Parco Sant’Apollonio con infinita gratitudine per ciò che abbiamo visto, per i racconti ascoltati e per l’opportunità di aver conosciuto chi ha voluto e saputo creare tanta bellezza.




C’è un antico detto cinese che recita:
“Se vuoi essere felice tutta la vita, costruisci un giardino.”
Grazie, Anselmo Castelli.
Lei, ma anche noi, ha trascorso la vita a costruire giardini e a coltivare armonia.
Ora il nostro compito è trovare qualcuno a cui passare il testimone, affinché tutto questo possa continuare.
Siamo Paesaggisti e progettisti del verde. Da anni dedichiamo la nostra vita alla creazione di giardini e spazi naturali che uniscano bellezza, equilibrio e rispetto per la terra. Crediamo che ogni giardino sia un gesto d’amore verso la vita – e che luoghi come il Parco Sant’Apollonio ne siano la più alta espressione.
